– Centro storico: esempio di “architettura spontanea”, ove si trovano palazzi storici (palazzo del Governatore, palazzo Vescovile, palazzo Amati, palazzo Lagravinese, palazzo Devitofranceschi, torre Capece).
– Torre di Porta Grande o Normanno-Sveva: di epoca medievale, alta 17 metri, questa torre costituiva l’ingresso principale della città. In alto, sulla sommità, vi è una piccola statua di San Nicola di Bari. È stata sottoposta nei secoli a vari riadattamenti, l’ultimo dei quali nel 1995.
– Chiesa madre di San Nicola: costruita nel XIV secolo su di un’antica chiesa paleocristiana dei monaci basiliani, presenta al suo interno due opere in pietra viva del XVI secolo, di notevole valore, firmate dallo scultore “Stephanus Abulie Poteniani” (Stefano da Putignano): una Madonna con Bambino, nota come la “Madonna del Cardellino” e un piccolo tabernacolo. All’interno della chiesa è presente un organo a canne del 1908 costruito dalla ditta Francesco Consoli di Locorotondo con pezzi Inzoli, restaurato nel 2017 da Giovanni Rega e inaugurato il 6 dicembre dello stesso anno[3].
– Chiesa di Santa Lucia XVII secolo, dopo Porta Piccola
– Santuario della Madonna d’Ibernia (Madonna de Bernis): a 3 km dal centro abitato, questo santuario è legato ad una leggenda; sarebbe stata proprio la Vergine, infatti, con una apparizione, ad indicare il luogo esatto dove sarebbe sorto il santuario a lei dedicato. Il terreno attorno è ricco di ceramiche e reperti risalenti ad epoca romana e medievale. Fu ritrovato anche un capitello bizantino ed alcune tombe e questo fa supporre che il santuario sorga sulle rovine di un centro abitato, ruotante attorno ad una chiesa paleocristiana.
– Chiesa Santa Maria di Costantinopoli o Sant’Anna XVIII secolo fuori città in direzione Martina Franca, presso cimitero vecchio
Tra i beni ambientali da evidenziare c’è il paesaggio tutto. Il turismo a Cisternino si è sviluppato nell’ultimo decennio grazie proprio all’unico bene di questo piccolo centro: la natura, il paesaggio, i trulli e l’architettura spontanea del centro storico.
Il bosco Monti Comunali; nel territorio comunale vi sono circa 400 ettari di bosco di cui 244.18.33 di proprietà comunale, posti da 250 a 350 m s.l.m. I boschi comunali sono la formazione vegetale più consistente della provincia. Attualmente sono in corso lavori di miglioramento con sostituzione del pino d’Aleppo e del cipresso, con latifoglie autoctone (fragno, rovella, leccio ecc.) che si armonizzano meglio con le essenze presenti, quali carrubo, bagolaro, carpinella, orniello, acero campestre, ecc. I territori comunali rimboschiti sono circa 42 ettari.
La ciclovia dell’acqua è il secondo percorso ciclabile su acquedotto d’Europa, in particolare è il tratto di acquedotto Pugliese (AQP) realizzato dalla Regione Puglia e AQP Spa, lungo la strada di servizio del canale principale dell’acquedotto tra Locorotondo (BA), attraversando i territori di Cisternino (BR), Ostuni (BR), fino al territorio di Ceglie Messapica (BR), nei pressi della Pineta Ulmo.
È stato recentemente ristrutturato migliorandone la pavimentazione (realizzato in pietrisco pressato), dotato di protezioni, aree di sosta e punti di accesso per un totale di circa 10 km di ciclovia perfettamente percorribile anche con biciclette stradali.
L’itinerario si snoda nella macchia mediterranea, fuori dal traffico, costeggiando masserie, case rurali, trulli e agglomerati cittadini (contrade e frazioni) apprezzando la bellezza della Valle d’Itria lontani dalla frenesia moderna.